Tappa 23: Astorga - Foncebadón

Astorga è stata una città importante fin dall'epoca romana grazie alla sua posizione in un importante crocevia.

Si trova alla confluenza della Via Traiana da Bordeaux e della Via de la Plata da Mérida, due importanti strade romane. La città era uno dei pochi luoghi in Spagna in cui gli ebrei avevano gli stessi diritti della popolazione locale ed erano integrati in tutti gli aspetti della vita cittadina, partecipando persino alle ronde notturne. Questo durò fino al 1492, quando gli ebrei furono espulsi dalla Spagna.

Astorga ha una lunga tradizione di assistenza ai pellegrini. In passato vi si trovavano ventuno ostelli, secondi solo a Burgos. A differenza di altre città, Astorga ospitava i senzatetto e gli indigenti nei suoi ostelli.

L'attuale cattedrale e il museo di Astorga furono iniziati nel 1471, anche se una chiesa precedente esisteva già nel 1069. La chiesa attuale contiene una bella pala d'altare del XVIII secolo.

Tuttavia, la caratteristica più interessante della chiesa è la cella della prigione del XIV secolo attaccata al lato dell'edificio. Qui, secondo la leggenda locale, venivano imprigionate le prostitute.

Il percorso è facile da percorrere per la maggior parte, con vecchie strade asfaltate raramente utilizzate.

Durante questa tappa troveremo molta vegetazione arborea che si spinge in profondità nelle montagne di León. Ci sono anche molti campi erbosi dove è piacevole fermarsi per pranzare e riposare se si cammina sotto il sole di mezzogiorno. Il percorso sale per 250 metri, ma alla fine sembra molto di più. Anche i due giorni successivi possono essere piuttosto faticosi.

È una passeggiata più lunga del solito, ma la prima parte è interessante per la natura e la seconda metà è facile da percorrere. Farà freddo in ogni periodo dell'anno, quindi vale la pena di tirare fuori la giacca di pile quando si inizia a camminare.

La vista sulle montagne è bellissima. L'ultimo villaggio da raggiungere è Foncebadón, che è stato abbandonato per molti anni, ma grazie al Camino, ora ci sono alcuni residenti e quattro ostelli per pellegrini.